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  • Writer's pictureDamiano Soffiatti

Cos'è l'inquinamento luminoso

È pericoloso per noi e per l’ambiente:

ecco 5 passi fondamentali per tutelare il cielo buio


L'inquinamento luminoso è una forma d’inquinamento silente e sconosciuta. Sapevate che l’Italia è la nazione che consuma più luce nel gruppo delle venti nazioni più

industrializzate al mondo (G20)? Parigi, la città più visitata d’Europa, spegne monumenti e facciate di palazzi negli orari notturni: noi no. Verrebbe da dire che ci permettiamo di utilizzare così tanta energia perché siamo pieni di pozzi di petrolio o centrali nucleari. Invece per soddisfarne appieno il fabbisogno ne compriamo a caro prezzo da altre nazioni.


In un cocktail d’indifferenza delle istituzioni e dei privati – che spesso non conoscono questi dati – stiamo minando l’intero ecosistema alla sua base. La luce artificiale non è vissuta come qualcosa di fastidioso, di esagerato, anzi trasmette sicurezza, spesso si concretizza in bellezza, pertanto diventa normalità. Ma è davvero così?

Le luci artificiali non necessarie, oltre a spezzare la connessione tra noi e le stelle, di cui siamo fatti, immettono CO2, minano la salute di noi umani e alterano l’equilibrio di flora e fauna notturna.


I DANNI ALL’ECOSISTEMA


La luce del sole è vita, e l’alternanza giorno/notte ha uno scopo molto preciso.

Le lucciole, a causa dell’inquinamento luminoso, dei pesticidi e della progressiva perdita di habitat stanno scomparendo.

Gli insetti impollinatori si stanno riducendo, e tutti possiamo vedere la moria di falene attorno ai nuovi led.

Gli uccelli migratori vengono disorientati nei loro tragitti, e nelle zone di mare le tartarughe d’acqua, anziché dirigersi verso il mare, vanno in direzione opposta, attirate dalla luce dei neon.


E IL RISPARMIO ENERGETICO?


S’illuminano le facciate di palazzi con potenti fari mal orientati a 45 gradi. Insegne luminose di vetrine accese tutta notte, led bianchi da 4000K e più che illuminano a giorno centri commerciali, parcheggi vuoti e piazze deserte. Un solo lampione comune consuma in un anno 300 kWh, la produzione di questa energia rilascia 150 kg di CO2, per assorbire questa quantità di CO2 servono 10 alberi.


HAI MAI VISTO LA VIA LATTEA?


L’effetto più evidente dell’inquinamento luminoso è la cancellazione del cielo stellato, che è ormai diventato un insignificante cielo sbiadito con pochissime stelle. Vi fermereste a contemplare una spiaggia piena di cartacce? Per questo, nell’indifferenza collettiva dalle nostre metropoli, s’innalzano enormi cupole di luci visibili da lontanissimo. Da Saint Barthélemy in Valle d’Aosta, un tempio del cielo buio italiano, si percepiscono le luci dell’area metropolitana di Milano, a circa 150 km in linea d’aria. Quando in realtà non c’è alba, tramonto o superluna che tenga al cospetto di un cielo incontaminato dove si possa vedere la Via Lattea. Di questo passo nel giro di qualche decennio dalle nostre città non si vedranno più stelle. È un imperdonabile perdita di un patrimonio culturale, soprattutto per i più giovani.


E LA MELATONINA?


Studi hanno dimostrato che c’è una relazione tra inquinamento luminoso e la diminuzione di melatonina nel corpo umano. La melatonina è un importante ormone che si sviluppa quando dormiamo durante le ore di buio ed è fondamentale per potenziare il sistema immunitario. Il ritmo circadiano veglia-sonno dell’essere umano ha bisogno d’essere mantenuto, pena un indebolimento delle nostre difese. Esiste anche una relazione tra inquinamento luminoso e l’aumento di tumori, disturbi del sonno, obesità, depressione e diabete.


PIÙ ILLUMINATO VUOL DIRE DAVVERO PIÙ SICURO?


La convinzione che se le strade sono più illuminate c’è meno rischio d’incidenti, oppure quella secondo cui i ladri arrivano solo nel buio sono semplicemente prive di fondamento. Quando una strada è più illuminata, non tende a farci andare più veloci? Quando però si esce dalla cappa di luce l’occhio non riesce ad adattarsi immediatamente al buio, e tutto diventa molto rischioso. Viceversa un’illuminazione più contenuta, adattabile in base al traffico, si è dimostrata sicura, non comportando aumento d’incidenti.


E, comunque, nessuno chiede il buio assoluto, ma semplicemente che vengano rispettate le normative regionali: la diminuzione di punti luce e l’ottimizzazione della direzione del flusso luminoso.


5 PASSI FONDAMENTALI


1. È determinante fare ricerca e divulgazione, come punto di partenza: International Dark Sky Association, CieloBuio.org

2. A casa e in giardino: lampadine di massimo 2700k, luci più calde che ricordano le vecchie luci ambrate al sodio o le candele

3. All’esterno: luci dimmerabili e adattabili con sensori di movimento.

4. Spegnimenti notturni per aumentare il risparmio energetico.

5. Schermare i lampioni e indirizzarli verso il basso.


Articolo pubblicato nella edizione 66, Settembre 2021 di Vivi Consapevole magazine di Macrolibrarsi. Per scaricare l'ultimo numero della rivista gratis: https://www.macrolibrarsi.it/info/238/vivi-consapevole-omaggio.php


Per scaricare l'articolo in formato pdf:



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